Candy cane, ovvero: bastoncino di zucchero.
Sono state soprannominate Candy Cane Mountains perché le rocce di queste montagne sono a strisce bianche e rosa come i bastoncini di zucchero di Natale. Siamo in Azerbaijan sulla catena montuosa del Grande Caucaso. Le montagne sono di scisto, una roccia sedimentaria fatta da molti strati sottili posti uno sopra l’altro con una diversa composizione mineraria.

Difficilmente chi ha avuto l’idea dei bastoncini di zucchero a strisce bianche e rosse conosceva queste meravigliose montagne, ma a noi piace pensare che nell’Universo tutto sia connesso e le informazioni viaggino alla velocità della luce in ogni direzione.
Ma torniamo al bastoncino di zucchero a forma di uncino a strisce rosse e bianche. Sebbene sia uno dei simboli del Natale nella tradizione americana, lo si vede spesso anche qui in Italia.
Un po’ di candy-story
Questo bastoncino nasce nel XVII secolo, quando costituiva una ricompensa ai bambini che servivano messa nella cattedrale di Colonia, volendo simboleggiare il bastone del buon pastore o, capovolto, l’iniziale di Jesus. A quell’epoca era di colore bianco. In seguito, si decise di aggiungere dell’aroma alla menta per fare i peppermint candy canes, mentre le caratteristiche strisce bianche e rosse arrivarono più tardi.
Negli USA, i candy canes bianchi fatti a mano arrivarono nel 1847. In 1919 a Albany, Ga, Bob McCormack fondò una fabbrica per la produzione di candy canes e iniziò a commercializzarli diventando il più grande produttore di candy canes a strisce. Purtroppo, però, il processo di piegatura del bastoncino doveva essere eseguito ancora a mano e ciò richiedeva molto tempo. Questo fino al giorno in cui il cognato di McCormick, padre Gregory Harding Keller, nel 1952 inventò una macchina per arrotolare il candy a spirale e tagliarlo in singoli bastoncini.
Naturalmente, è possibile cimentarsi nella versione casalinga di questi dolcetti: https://www.thespruceeats.com che richiede un po’ di pazienza e qualche attrezzo.

Per chi ha meno tempo o abilità culinarie c’è la “versione frolla”. Basta preparare la pastafrolla che si usa abitualmente per la crostata, dividerla in due parti e colorarne una di rosso (colorante alimentare, ovviamente); fare dei piccoli “salamini”, uno bianco e uno rosso, arrotolarli insieme e dare loro la forma caratteristica. Se vi va, potete anche appenderli all’albero di Natale.
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