Ricette in forma di diario: il junk journal.
Anche le ricette possono essere inserite in un diario e possono diventare storie. Anche le storie possono entrare nella nostra dispensa.

Oggi parliamo del junk journal (letteralmente: diario spazzatura): un diario realizzato con avanzi e ritagli di carta e cartone, stampe, cartoline, francobolli, figurine e qualsiasi cosa ci venga voglia di recuperare e utilizzare in modo creativo. Si usa la denominazione inglese perché l’origine di questa “tecnica” sta nel mondo anglosassone (soprattutto USA) da cui si è diffusa nel mondo. La sua originalità sta nell’essere sempre un pezzo unico. Il suo valore estetico scaturisce dall’abbinamento armonico dei materiali e dalla varietà. A ciò si aggiunge il decoro che può essere eseguito modificando la carta (invecchiandola, colorandola, alterandola) e aggiungendo pizzi, tessuti, perline, nastri, clip, bottoni, ecc. I soggetti sono molteplici: dal tema vittoriano a quello botanico, ma ci sono anche i junk a tema culinario e letterario (spesso eseguiti su ordinazione).

A cosa serve? Gli usi possono essere molteplici. Il più ovvio è il diario quotidiano, soprattutto per chi ama conservare bigliettini, ricevute, scontrini, foto, ecc. per ricordare quei piccoli momenti che fanno grande la vita. Poi c’è chi lo utilizza come planner o per fare un regalo personalizzato a una persona speciale, che deve essere davvero molto speciale considerando il tempo necessario alla sua realizzazione…
Per chi volesse vedere un esempio (audio in inglese) di junk journal con ricette:
https://www.youtube.com/watch?v=eKisZif7hWY
Un canale you tube italiano molto interessante e ricco di spiegazioni pratiche per chi vuole cimentarsi in questa attività creativa ma non sa da che parte cominciare è junk journal joy di Francesca.
Happy junk!
Foto: web.