Il tarassaco: la magia delle erbe selvatiche.
Il tarassaco, o dente di leone, è un’erba facilmente reperibile nei campi incolti di tutt’Italia, che ognuno di noi sa riconoscere. Per comodità di raccolta si può anche coltivare in giardino o nell’orto.
Il periodo migliore per iniziare la coltivazione del tarassaco è tra gennaio e febbraio, prima delle altre coltivazioni di ortaggi. Si possono spargere i semi direttamente nel terreno, oppure farli germinare prima in un semenzaio e poi trapiantare le piantine a dimora. Una volta che la pianta sarà cresciuta, potremo tagliare le foglie 2 centimetri sopra il colletto. Questo permetterà anche al tarassaco di rigenerare nuove foglie per un secondo raccolto. Se invece vogliamo i suoi fiori o la sua radice, allora dovremo attendere di più. Per la radice è meglio far crescere la pianta almeno 2 anni. Le foglie si possono mangiare praticamente tutto l’anno, mentre è necessario aspettare l’autunno per le radici che verranno poi utilizzate in cucina o in rimedi erboristici.

Come si cucina
Il tarassaco si cucina come gli spinaci e le altre verdure a foglia verde. Le foglie si aggiungono alle zuppe, alle torte salate di verdure, ai ripieni della pasta fresca e alle frittate. E, perché no, ai risotti.
Risotto ai fiori di tarassaco
Cosa serve (per 4 persone)
- 360 g riso per risotti varietà Carnaroli
- 100 g fiori di tarassaco, più qualche foglia
- 2 cucchiai Aceto Balsamico di Modena IGP invecchiato
- 1/2 cipolla dorata media
- 1 l brodo di verdura o di pollo
- olio extravergine di oliva italiano
- sale
- pepe
- Parmigiano Reggiano
Come si fa
Lavare ed asciugare delicatamente i fiori di tarassaco e, con un piccolo coltello, separare i petali dal calice. Lavare anche qualche foglia di tarassaco e tagliare sottilmente.
In una casseruola dai bordi alti riscaldare un cucchiaio d’olio, unire la cipolla, precedentemente mondata e tritata, poco sale e lasciar appassire il tutto dolcemente senza che prenda colore.
Unire il riso e procedere con la tostatura a fiamma vivace per almeno 2/3 min. Non appena i chicchi diventeranno traslucidi unire un mestolo di brodo e lasciar evaporare, continuare la cottura mescolando frequentemente ed unendo un mestolo di brodo bollente alla volta solo quando il precedente sarà completamente assorbito. A circa metà cottura unire i petali dei fiori di tarassaco e le foglie preparati in precedenza.
A cottura ultimata, lontano dal fuoco, mantecare il risotto con un cucchiaio abbondante di olio extravergine, due cucchiaiate di Parmigiano Reggiano e un cucchiaio di Aceto Balsamico di Modena IGP.
Prima di servire, lasciar riposare il risotto coperto con uno strofinaccio pulito, per 3/4 minuti. Impiattare ultimando la preparazione con qualche fiore di tarassaco e alcune gocce di Aceto Balsamico di Modena IGP invecchiato.
A questo punto viene da chiedersi in cosa consista la “magia” del tarassaco. Ed è qui che ci viene in aiuto il Magickal Herb Oracle, ovvero l’oracolo delle erbe magiche di Cheralyn Darcey. https://www.cheralyndarcey.com/

Questa carta ci parla del magico potere del “lasciar andare”. E’ ora di cambiare qualcosa nella nostra routine quotidiana. Smettiamola di fare sempre le stesse cose allo stesso modo. Facciamo spazio a ciò che vorremmo veder entrare nella nostra vita. Idee nuove, guarigione e crescita sono dietro l’angolo, ma dobbiamo lasciar andare, ripulirci (sia mentalmente che fisicamente) e prepararci al nuovo. Forgive and forget.