Junk food e Rinascimento: c’è un legame?

Junk food e Rinascimento: c’è un legame, anche se non sembra. La fotografa tedesca Rebecca Rütten http://www.rebeccaruetten.com ha reinterpretato i classici della pittura del tardo Rinascimento utilizzando i prodotti venduti dai fast food americani.
Big Mac, alette di pollo fritte e pizze assurgono a forme d’arte nella serie di fotografie Contemporary Pieces.
Come ci ricorda l’artista, “nel tardo Rinascimento i pittori olandesi e italiani presero in esame la classe media e le classi sociali più basse. Secondo me la cultura del fast food rappresenta le stesse classi al giorno d’oggi, negli USA; mangiare sano è troppo costoso, ma al tempo stesso possiamo comprare grandi quantità di cibo nei fast food a un prezzo enormemente minore”.
Il modo scelto dalla Rütten per parlare del junk food (cibo spazzatura), è stato quello di ricreare le riproduzioni fotografiche di quadri di quel periodo storico. Le stesse pose dei dipinti dell’epoca con l’aggiunta di hot dog, noodles o pizza.
Le opere, cinque ritratti e cinque nature morte 50×70 cm, sono state realizzate aggiungendo ai soggetti e ai cibi oggetti di uso comune.
Anche noi, come Rebecca, preferiamo evitare il junk food e, quando si tratta di pizza, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta tra tante varianti da realizzare in casa con ingredienti di qualità. Come la
Pizza di scarola alla napoletana
Cosa serve
- Pasta di pane 500 g
- Strutto 100 g
- Scarola 800 g
- Pinoli 1 cucchiaio
- Uva passa 1 cucchiaio
- Capperi 1 cucchiaio
- Acciughe 100 g
- Olive 100 g
- Olio extravergine d’oliva 1 dl
- Sale q.b.
Come si fa
Fate ammollare l’uva sultanina in una ciotola di acqua tiepida, quindi snocciolate le olive e dissalate i capperi. Lavorate la pasta da pane con lo strutto e un pizzico di sale.
Mondate la scarola scartando le foglie esterne, lavatela e scottatela in acqua bollente salata per pochi minuti, quindi sgocciolatela e strizzatela per bene.
Versate 4 cucchiai d’olio in un tegame, unitevi le acciughe spezzettate, le olive, i pinoli, i capperi e rosolate il tutto a fuoco basso, finché le acciughe saranno disfatte. Aggiungete quindi la scarola e cuocetela, a fuoco basso, per circa 10 minuti.
Dividete la pasta in due parti, una maggiore dell’altra, e stendete la più grande a coprire fondo e bordi di una teglia unta del diametro di 20 cm.
Bagnate con l’olio rimasto la pizza, poi distribuitevi la scarola e l’uva passa strizzata, lasciando riposare per circa 15 minuti.
Ricoprite la farcitura con il secondo disco di pasta e cuocete la pizza nel forno a 220 °C per circa 30 minuti. Sfornate e servite.

Foto: web.