Cicchetti per tutti i gusti a Venezia.
A Venezia, l’aperitivo si accompagna volentieri con i “cicchetti“. Tutto l’anno. Diversamente da altre città italiane, a Venezia l’aperitivo consiste spesso in un’ “ombra”, ossia un bicchiere di vino. Denominazione che deriva dall’antica abitudine dei mercanti di piazzare i banchi di mescita all’ombra del campanile di San Marco per tenere fresco il vino.
Secondo alcuni, il termine “cicchetti” (o “cicheti”, in dialetto veneziano) deriva dal latino ciccum, la membrana che ricopre i chicchi della melagrana e che in senso figurato potrebbe stare per piccola quantità. Secondo altri, viene dal francese chiqueter, ossia “sminuzzare”.
Sono molti i bacari http://www.veneziaeventi.com/enogastronomia/bacari/storia-dei-bacari/ (osterie) dove si servono i cicchetti, la cui composizione varia a seconda del periodo dell’anno. Si tratta di un piccolo assaggio di pesce o di salumi, caldo o freddo, appoggiato su pane o polenta. Sorseggiando un’ombra è possibile, per esempio, degustare soppressa (tipico salume veneto) baccalà mantecato, sarde in saor, zucca o radicchio trevigiano in saor, anguille marinate, vongole, cozze al forno, chioccioline di mare, moscardini appena lessati, polpette, fagioli in umido e nervetti con cipolle. Ma ce ne sono molti altri…

Come si può immaginare, i cicchetti sono stuzzichini abbastanza semplici da preparare anche a casa. Visto che siamo in pieno Carnevale, perché non cimentarsi con la ricetta delle fritoe de bacalà?
Frittelle di baccalà: cicchetti diversi.
Unisci 500 gr. di farina bianca 00, un cubetto di lievito di birra (25 grammi), poco sale e impasta con acqua. Nel frattempo sbollenta per circa quindici minuti mezzo chilo di baccalà in pezzi (meglio baccalà dissalato, non stoccafisso), togli la pelle e quindi aggiungilo all’impasto di farina. Lascia a lievitare in un ambiente secco.
A questo punto scalda molto bene dell’abbondante olio da frittura, raccogli il composto con un cucchiaio bagnato e cuoci le tue frittelle di baccalà.
Vino consigliato: Monti Lessini bianco d.o.c.

Foto: web.