Gli animali si sfamano, l’uomo mangia.
“Gli animali si sfamano, l’uomo mangia, solo l’uomo d’ingegno sa mangiare”. (Jean Anthelme Brillat-Savarin)

Jean Anthelme Brillat-Savarin (1755-1826) fu molte cose _ politico, magistrato, musicista, conversatore e cacciatore _ nessuna delle quali gli avrebbe garantito una qualche forma di immortalità se non avesse scritto la Fisiologia del gusto.
Il libro si presenta come una raccolta di 30 meditazioni, seguite da una serie di aneddoti e un percorso che dalla teoria passa alla pratica della gastronomia.
Per quanto riguarda la struttura, segue un modello classico della letteratura filosofica-scientifica francese. Brillat-Savarin riflette sulle cose della vita di tutti i giorni, coniugando il sapere scientifico medico dell’epoca con l’esperienza culinaria. Come nel caso, ad esempio, dell’assunzione di cioccolata in funzione antidepressiva.
“Le persone che fanno uso di cioccolata sono quelle che godono di una salute più costantemente uguale e che sono meno soggette a una quantità di malucci che insidiano la felicità della vita e hanno una grassezza più stazionaria: due vantaggi che ognuno può verificare fra i suoi amici e fra coloro di cui conosce il regime alimentare”.
Il nostro suggeriva di aggiungere a mezzo litro di cioccolata qualche decina di chicchi d’ambra per contrastare quello che in tempi moderni si sarebbe definito il “male di vivere”.
“Nel mio modo particolare di specificare le cose, io chiamo la cioccolata con l’ambra cioccolata degli afflitti, perché, in ciascuna delle condizioni che ho enumerate, si prova un sentimento indefinibile e comune a tutte, che somiglia all’afflizione”.
Pdf dell’opera di B.-S. https://www.mori.bz.it/gastronomia/Brillat-Savarin%20-%20La%20Fisiologia%20del%20gusto.pdf